«Da settembre torna l’educazione civica» o ancora «l’educazione civica diventa una materia con voto in tutte le classi»: questi i titoli che alcuni giornali propongono in questi giorni.

Queste novità tuttavia non possono definirsi tali poiché già da agosto 2019 era già diffusa la notizia.

Infatti è proprio in quel periodo che il Parlamento varava la Legge 20 agosto 2019, n. 92 con la quale  istituiva in tutte le scuole di ordine e grado l’insegnamento con voto finale dell’educazione civica.

Non possiamo che essere felici nell’apprendere che il Legislatore abbia finalmente preso atto dell’importanza della diffusione dei valori della Costituzione e dei temi del Diritto tra i giovani e nelle scuole: messaggio che Politeia propone a gran voce fin dalla sua nascita!

L’entusiasmo che molti hanno – solo ora – manifestato, tuttavia deve essere necessariamente temperato poiché la legge impone al contempo numerosi limiti: evidenti sono i limiti contenutistici. Questo nuovo insegnamento non è finalizzato solamente allo studio dei fondamenti della Costituzione ma si estende allo “sviluppo sostenibile” e “all’educazione digitale”, temi di sicuro interesse ma che non permettono uno studio approfondito del Diritto e dell’educazione civica.

In secondo luogo la legge sconta anche limiti strutturali; non vengono infatti previsti «nuovi oneri a carico dello Stato» e pertanto le scuole dovranno sostanzialmente “arrangiarsi” – tanto per cambiare – con il personale e gli strumenti già nelle loro disponibilità. Il monte ore che viene previsto è di un minimo di 33 ore da inserire in quelle delle materie già presenti nel curriculum di studi.

Un insegnamento dunque trasversale, in cui i professori dovranno “sacrificare” i programmi (già di per sé molto vasti) delle materie di competenza inserendo argomenti che non sono stati oggetto del loro percorso formativo, in assenza di docenti di diritto in tutte le tipologie di istituti. È dunque chiaro che alle buone intenzioni sembrano prevalere i difetti del provvedimento istitutivo che non è stato accompagnato dai dovuti accorgimenti strutturali.

Per tutto quanto premesso l’impegno di Politeia dal prossimo anno scolastico sarà sempre più determinante: affiancare i Professori delle scuole nel difficile compito di somministrare ai propri studenti piccole “pillole di Diritto” fondamentali per la corretta formazioni di giovani studenti e cittadini.

– I ragazzi di Politeia

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